Monday, June 8, 2009

architettura_FABULA - architettura e parola


L'architettura_FABULA vuole reintrodurre la parola e il racconto come guida al disegno e al pensiero della forma.


L'architettura_FABULA è un metodo che ogni architetto può applicare, come formula teorica di base, ai propri progetti, al proprio stile. (*)

L'architettura_FABULA prevede, come prima fase del progetto, la scelta di un racconto: romanzo, fumetto, saggio, poesia, biografia. In questo percorso, il testo e il racconto divengono parte del disegno della struttura architettonica, sono contenuti in essa. "Contenuti in essa" significa che essi rimangono dei sottoinsiemi inseriti in un insieme più ampio. Questo passaggio è fondamentale per evitare che narrazione e parola condizionino il progetto in modo assoluto, o per assenza o per presenza.
Nell'architettura del "meno è più" e di "ornamento e delitto" esse sono esterne - per assenza -, risiedono nei testi teorici, e costituiscono la premessa che vincola il disegno in una sottrazione di racconto che si concreta nell'estrema semplificazione delle forme. All'opposto, nell'architettura dell'eclettismo storicistico, dei parchi divertimento a tema, di certo postmoderno, è il racconto, la sua illustrazione, ad uscire da un sottoinsieme determinando - per presenza - il disegno di tutto l'edificio. Nell'archi_FAB la funzione sottoinsieme è perciò fondamentale.
In che modo un racconto, un saggio, un fumetto, ecc.. possono divenire sottoinsieme? Attraverso diverse possibilità:

- Riduzione, come nella stencil graffiti art (o nella sticker art) di parte del testo in una immagine sintetica ripetuta a modulo in sottoinsiemi all'interno del progetto (per sottolineare dettagli architettonici), una sorta di logo dell'edificio.

-Riassunto del racconto ad alcuni passaggi di FABULA da inserire come elementi formali in sottoinsiemi che dialogano con il disegno del progetto.

- Inserimento di parti di testo nella struttura esterna ed interna.

- Elementi tratti dalla scrittura (lettere ecc...) e loro collocazione nella "impaginazione" delle forme architettoniche.

- Scritte-immagini-marchi che richiamano il testo.

- Immagini descrittive della storia inserite in sottoinsiemi utilizzati come motivi di disegno iscritti nella forma architettonica: punti di snodo sulle superfici esterne ed interne. La successione logica degli spazi diviene successione temporale, film.

- Immagini del racconto poste secondo l'ordine logico delle figure retoriche: analessi, prolessi, enjambement, accumulazione, ecc..

- Fare di funzione e parola un sistema binario continuamente in relazione nella dialettica insieme/sottoinsieme.
- Storyboard e struttura procedono in un'unica sequenza.

L'architettura_FABULA non deve essere confusa con la decorazione e l'ornamento.
L'architettura_FABULA è_non_è parola.
L'Architettura_FABULA introduce un pensiero dialettico tra insieme e sottoinsiemi, funzione e parola.

Per l'architettura-FABULA un edificio rappresenta una macchina antropologica che prevede - come in un romanzo - tutte le azioni che essa racchiude: l'entrare, l'uscire, l'affacciarsi, il camminare, ecc... Le superfici di una costruzione sono parentesi (tonde, quadre) che delimitano eventi, storie, azioni: una matrioska. L'architettura produce narrazione, contiene parole. Questo è il punto di partenza, la base sulla quale l'archi_FAB articola una struttura.

(*) L'architettura_FABULA è_non_è uno stile architettonico.

(continua...)
Cari lettori di TRANQUI2, questo testo è un brogliaccio, una riflessione, appunti sparsi utili solo a me. Quindi, per favore, andate a leggervi qualche altro post, fate log-out dalla ghiandola pineale, andate a linkare un ditone a Babbo Natale, toglietevi la web-cam dai piedi. Disconnettetevi. Fuori dai pon pon!